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Noi siamo EIM, quindi insomma volevo intervenire un po’ sull’Agile verso il Waterfall, perché poi l’azienda ha parlato quasi sempre di Agile. Va beh, noi internamente ci siamo montati un CRM con Agile, quindi sicuramente siamo allineati su questo, però a noi è capitato anche un cliente che con Agile ha fallito ed è tornato a un approccio Waterfall. Secondo noi, nella nostra esperienza, Agile funziona se tu hai un’organizzazione forte in grado di prendere il cambiamento, e torno al discorso organizzativo. Nel caso di questo cliente, loro hanno montato un nuovo ERP e hanno provato con l’ideologia Agile, sotto una struttura relativamente piccola, gente molto impegnata sui processi ordinari, sulla quotidianità, e quindi non ha avuto il tempo di sperimentare, quello dicevi prima te, il tempo di mettersi là a provare, vedere cosa migliorava, eccetera.

La verità è che con questa modalità Agile loro si sono trovati un sistema che non rispecchiava minimamente quelli che erano i requisiti di base e hanno miseramente fallito, cioè alla fine hanno abbandonato il system integrator, hanno abbandonato il progetto, praticamente hanno ricominciato da zero in modalità Waterfall e in quel caso ha funzionato, perché avevano un system integrator forte che era in grado di portarli verso il successo del progetto e di supportarli perché i loro utenti non erano in grado.

Quindi anche qua io credo che l’Agile assolutamente nella nostra esperienza interna ha funzionato molto bene, in quest’altra non ha funzionato, e il motivo è molto dovuto alla maturità dell’organizzazione e alla capacità dell’organizzazione di prendere sulle spalle la responsabilità dell’implementazione. Se lasci il system integrator da solo, se non riesce a trasferire questo carico sull’organizzazione, l’Agile secondo me in realtà, nella nostra esperienza, è un rischio fortissimo. Quindi il Waterfall ha ancora una sua ragion d’essere in alcuni casi, questo volevo dire.