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Piccole e medie imprese

La cultura aziendale: un’arma a doppio taglio

Le PMI e le Medie imprese italiane oggi sono chiamate a crescere per confrontarsi sui mercati internazionali e ricercare continuamente opportunità di efficienza operativa.

Storicamente la loro crescita è stata incentrata su conoscenze tecniche, di prodotto e di mercato molto spinte, direttamente riferibili all’azionista/imprenditore e su grandi doti di flessibilità interne all’organizzazione, sulla cultura del duro lavoro e dello sforzo in più, anziché sulla creazione di un management forte e strutturato, capace di prendere l’iniziativa, e sulla gestione di processi più snelli ed efficienti.

Un nuovo scenario per l’imprenditore

L’azionista/imprenditore è quasi sempre un innovatore tecnico, che ha saputo inventare e ingegnerizzare qualcosa che prima non c’era e offrirlo al mercato in modo innovativo. Nel suo percorso ha saputo conquistare la fiducia dei clienti, il rispetto e spesso l’affetto e l’attaccamento dei dipendenti così come degli altri stakeholder dell’azienda.

Un’esperienza unica e irripetibile che lo ha portato a conoscere in prima persona il prodotto, i clienti e i fornitori, i concorrenti e i mercati, le tecnologie, a rielaborare il tutto con il proprio spirito imprenditoriale e a trasferirlo in azienda attraverso il lavoro e l’esempio quotidiano.

Oggi questa esperienza non è più sufficiente a garantire la crescita e le accelerazioni imposte dal contesto competitivo; diventa necessario confrontarsi – a livello europeo così come su scala globale – con aziende 5/6 volte più grandi della dimensione media dell’azienda italiana.

In questo scenario, il successo può essere assicurato solo con l’adozione del modello di gestione più evoluto, strutturato e basato su processi condivisi, tipico di un’azienda managerializzata, e con l’accelerazione della crescita del fatturato da conseguirsi sia in modo organico sia attraverso acquisizioni.

Un nuovo scenario per l’imprenditore

L’azionista/imprenditore è quasi sempre un innovatore tecnico, che ha saputo inventare e ingegnerizzare qualcosa che prima non c’era e offrirlo al mercato in modo innovativo. Nel suo percorso ha saputo conquistare la fiducia dei clienti, il rispetto e spesso l’affetto e l’attaccamento dei dipendenti così come degli altri stakeholder dell’azienda.

Un’esperienza unica e irripetibile che lo ha portato a conoscere in prima persona il prodotto, i clienti e i fornitori, i concorrenti e i mercati, le tecnologie, a rielaborare il tutto con il proprio spirito imprenditoriale e a trasferirlo in azienda attraverso il lavoro e l’esempio quotidiano.

Oggi questa esperienza non è più sufficiente a garantire la crescita e le accelerazioni imposte dal contesto competitivo; diventa necessario confrontarsi – a livello europeo così come su scala globale – con aziende 5/6 volte più grandi della dimensione media dell’azienda italiana.

In questo scenario, il successo può essere assicurato solo con l’adozione del modello di gestione più evoluto, strutturato e basato su processi condivisi, tipico di un’azienda managerializzata, e con l’accelerazione della crescita del fatturato da conseguirsi sia in modo organico sia attraverso acquisizioni.

L’obiettività:
valore aggiunto dell’interim
manager

L’interim management rappresenta uno strumento eccellente in questo tipo di situazioni.

Da un lato, gli interim manager non avendo obiettivi di carriera né di permanenza di lungo termine in azienda, ed essendo portatori di esperienze diverse, hanno la possibilità di essere più obiettivi rispetto alle consolidate dinamiche aziendali; dall’altro è molto più facile per tutti gli attori aziendali accogliere un manager o un team di manager esterni che, programmaticamente, lasceranno il proprio incarico in una data prefissata e agiranno sempre all’interno di un ruolo predefinito.

Manager interessati allo sviluppo dei progetti e non alla politica interna, in grado di sostenere la spersonalizzazione e managerializzazione dell’azienda.

Non a caso per EIM uno dei temi fondamentali da affrontare per avviare un progetto con successo è la creazione del consenso di tutti gli stakeholder sugli obiettivi, i tempi, le risorse e le scadenze del progetto stesso. Questo consenso si costruisce coinvolgendo fin dall’inizio i vertici aziendali – a partire dall’imprenditore – e tutti i protagonisti dell’intervento.

L’obiettività: valore aggiunto dell’interim manager

L’interim management rappresenta uno strumento eccellente in questo tipo di situazioni.

Da un lato, gli interim manager non avendo obiettivi di carriera né di permanenza di lungo termine in azienda, ed essendo portatori di esperienze diverse, hanno la possibilità di essere più obiettivi rispetto alle consolidate dinamiche aziendali; dall’altro è molto più facile per tutti gli attori aziendali accogliere un manager o un team di manager esterni che, programmaticamente, lasceranno il proprio incarico in una data prefissata e agiranno sempre all’interno di un ruolo predefinito.

Manager interessati allo sviluppo dei progetti e non alla politica interna, in grado di sostenere la spersonalizzazione e managerializzazione dell’azienda.

Non a caso per EIM uno dei temi fondamentali da affrontare per avviare un progetto con successo è la creazione del consenso di tutti gli stakeholder sugli obiettivi, i tempi, le risorse e le scadenze del progetto stesso. Questo consenso si costruisce coinvolgendo fin dall’inizio i vertici aziendali – a partire dall’imprenditore – e tutti i protagonisti dell’intervento.

Cresci oltre le capacità delle tue persone

Capita spesso che le PMI e le Medie Imprese italiane non dispongano delle competenze adatte a risolvere un problema strutturale o a portare avanti un programma di cambiamento.

In questi casi, la soluzione è affidarne la soluzione ad un temporary manager EIM, un professionista in grado di trasferire le competenze proprie della gestione di un’azienda di dimensioni maggiori in una realtà di dimensioni contenute, sapendo esattamente quali scelte operare per aumentarne l’efficienza.

I tipici progetti in cui EIM ha supportato PMI e
Medie Imprese sono:

      • crescita organica tramite internazionalizzazione 
      • crescita inorganica attraverso acquisizioni (tipicamente affidata ad un manager esperto del settore che identifica i target di una potenziale acquisizione e poi è in grado di gestirne anche gli aspetti di Post Acquisition Integration) 
      • efficienza operativa (l’interim manager può aiutare l’azienda a migliorare da un lato il margine e il profilo dei costi e dall’altro a liberare capacità produttiva e risorse finanziare).

L’approccio EIM si adatta bene a questo tipo di realtà sia perché l’interim manager si inserisce direttamente in azienda ed implementa il progetto di cambiamento dal suo interno sia perché permette di evitare le difficoltà che possono subentrare con un assunzione diretta; ci riferiamo in particolare al tempo necessario prima che il nuovo professionista, per quanto esperto, sia abbastanza integrato nella realtà aziendale da ottenere la fiducia e l’autorità sufficienti per realizzare nel concreto i cambiamenti necessari.

I tipici progetti in cui EIM ha supportato i propri clienti PMI e Medie Imprese sono:

      • crescita organica tramite internazionalizzazione
      • crescita inorganica attraverso acquisizioni (tipicamente affidata ad un manager esperto del settore che identifica i target di una potenziale acquisizione e poi è in grado di gestirne anche gli aspetti di Post Acquisition Integration)
      • efficienza operativa (l’interim manager può aiutare l’azienda a migliorare da un lato il margine e il profilo dei costi e dall’altro a liberare capacità produttiva e risorse finanziare).

L’approccio EIM si adatta bene a questo tipo di realtà sia perché l’interim manager si inserisce direttamente in azienda ed implementa il progetto di cambiamento dal suo interno sia perché permette di evitare le difficoltà che possono subentrare con un assunzione diretta; ci riferiamo in particolare al tempo necessario prima che il nuovo professionista, per quanto esperto, sia abbastanza integrato nella realtà aziendale da ottenere la fiducia e l’autorità sufficienti per realizzare nel concreto i cambiamenti necessari.

Soluzioni EIM per le piccole e medie imprese

Insieme ai nostri interim manager, abbiamo già aiutato con successo molti clienti anche in situazioni di difficoltà nel corso degli ultimi 30 anni. L’interim management è lo strumento perfetto per i momenti di rinnovamento, di transizione o di turnaround.

Se i tuoi dipendenti conoscono già il problema, ma non sono in grado di porvi rimedio perché questo richiederebbe capacità di execution non presenti in azienda (per mancanza di esperienza, per mancanza di tempo e della focalizzazione necessaria, per avversione al rischio), la consulenza non sarà in grado di aiutarti. Anche il consiglio più prezioso diventa inutile, se quello che serve è la capacità di far succedere le cose.

Allo stesso tempo, ci deve essere un motivo per cui i tuoi dipendenti non sono stati capaci di risolvere i problemi autonomamente; questo suggerisce che la soluzione debba venire dall’esterno, idealmente da un esperto di business con una visione ampia e obiettiva.

Probabilmente manca anche il tempo di assumere il giusto top executive attraverso una ricerca approfondita, che può richiedere mesi – senza contare il tempo di insediamento in azienda, con relativo assestamento delle politiche interne.

La soluzione che evita questi problemi è affidarsi alla guida di un Interim Manager.

In pochi giorni EIM è in grado di inserire in azienda il professionista indipendente più adatto a risolvere con successo il problema che oggi ti trovi ad affrontare; è la persona giusta perché lo ha già fatto.

Non essendo coinvolto nei conflitti interni, egli ha poi più probabilità di ottenere la fiducia e la collaborazione dei dipendenti. Trattandosi, inoltre, di un professionista di grande esperienza e facendo parte della community di EIM, può attingere all’ampio know-how e all’esperienza dei top executive della comunità internazionale di EIM.

Vuoi conoscere di più sulle competenze dei manager di EIM?