Allora, partendo dal primo relatore, da Federico Baiocco di Iveco, quello che volevamo chiedervi tra tutte queste domande è un po’ quelle che sono, a suo modo di vedere, quali sono state e quali sono i fattori che, se ci sono, spingono al cambiamento dell’assetto della supply chain nell’industry. In particolare, da tutti questi punti il tema ESG se può darci una luce particolare, se anche in questo settore, l’ESG è un fattore che determina e spinge al cambiamento e se emergono dal suo punto di vista, o se ci sono già forse, dei modelli macroregionali. Quindi se la globalizzazione è qualcosa che in questo ambito sta riducendo di peso, se non sta tramontando.
Grazie di nuovo. Buon pomeriggio a tutti. Una piccola introduzione su Iveco Group, per chi non la conoscesse: abbiamo prodotti di trasporto leggero, pesante, autobus e veicoli speciali, sia in ambito di far fighting sia mezzi per la difesa militare, oltre ovviamente a tutta la propulsione, diciamo vecchio combustibile, quindi Diesel, ci siamo aperti da qualche anno al Natural Power Gas e adesso stiamo vivendo la transizione verso l’elettrico. In questo contesto e nel contesto, diciamo, automotive soprattutto per alcuni nostri prodotti, quindi di produzione su larga scala, negli anni pre-pandemia, insomma da una decina, se non qualche anno in più, sicuramente le nostre supply chain erano state allungate, come si diceva, e soprattutto con un’ottica di riduzione costi, e si erano mossi verso l’east del mondo. La pandemia, il blocco delle forniture hanno fatto sì che abbiamo toccato con mano quelli che sono gli impatti di una supply chain così lunga, in un mondo in cui fondamentalmente si lavorava con un approccio lean e la cui prima reazione, per tornare al discorso della resilienza della supply chain, è stata quella di: “”Aumentiamo le nostre scorte””. Dopo il primo mese di aumento di scorte, abbiamo visto che effettivamente non avevamo più spazi sul territorio, vicino ai nostri plant, vicino ai nostri clienti per riuscire a soddisfare la nostra domanda, oltre ovviamente a una crisi dei nostri fornitori. Quindi questo ha aperto un capitolo molto grande sul rivedere la nostra supply chain.
Supply Chain che in quanto a Iveco Group è abbastanza, per sua natura, per origine, è un’azienda che lavora a livello globale, è fortemente concentrata sicuramente sul mercato europeo, sul mercato sudamericano e con delle nicchie sia nel mercato nordamericano che nel mercato asiatico. Quindi di per sé aveva già all’interno una macroregionalizzazione di quelle che erano le sue footprint dei fornitori, delle sourcing area, ma soprattutto su quello di cui parlavamo prima, quindi sul discorso dell’acciaio si era mosso verso dei Paesi verso est per due motivi fondamentali. Uno sicuramente era un motivo di costo e l’altro era proprio di seguire anche tutti gli altri competitor.