Il principio di fondo sull’errore è che è bene sbagliare, è normale, è bene, a patto di imparare dall’errore. Cioè, l’errore deve essere usato. Non c’è proprio l’idea di punire l’errore. L’errore è utile perché serve per imparare delle cose. Hanno lanciato un telefonino che è stato un flop clamoroso. Hanno buttato via in un trimestre 600 milioni. Bezos si è arrabbiato tantissimo, però non ha desistito e ha detto: “Perché abbiamo sbagliato? Cosa abbiamo sbagliato? Come facciamo a migliorare questo telefono?”. L’idea è che si impara soprattutto dagli errori e che, quindi, fare errori è inevitabile. Lui dice che, di cento idee che noi sviluppiamo, cinque sono buone e due ci fanno fare un sacco di soldi. AWS è stata una cosa epocale, che ha trasformato l’azienda. Si prova continuamente, quindi si fanno continuamente errori. Piccoli errori, poi più grandi, più gravi, errori che, magari, durano di più nel tempo, però l’idea di fondo è che non bisogna assolutamente farsi frenare dalla paura del fallimento.